English Aphasia – CD Creamcheese Records – 9t-45:53
Autore di un paio di sprezzanti album e altrettanti ep con ascendenti tra Beatles, psichedelia, prog e musiche canterburiane, il chitarrista Daniele Faraotti, già collaboratore dell'ultimo Lolli e membro a Bologna dell'Angelica Festival Orchestra, ha costruito le (meta)canzoni del nuovo lavoro attorno a istintive improvvisazioni strumentali e vocali, con estemporanei testi nonsense in un "inglese afasico", canovacci poi pazientemente rifiniti e arrangiati in studio con l'aiuto di vari ospiti, cercando di non smarrirne l'iniziale spontaneità.
La title-track parte dal loop di una batteria giocattolo, su cui si dipana una dolente aria wyattiana, I Got The Blues è una malinconica psych song provvista di un delizioso video a base di micro-pupazzi (cercatelo su YouTube), Zawie III omaggia Bowie e Sea Elephant, unico brano in italiano, è uno stuzzicante “remake al contrario” della lennoniana I am the Walrus.
Intreccia citazioni pure Joni George Igor And Me, mentre Between For A Day Trust prova a “costruire mondi” con una serie di tortuose e pregnanti svolte melodiche degne del miglior Andy Partridge (ma dentro c’è pure un pizzico di Zappa, Runfgren, Fripp, Frisell e chissà quanti altri).
Canzoni afasiche ma argutamente consapevoli della loro storia.
Vittore Baroni