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rockerilla

La stoffa dei grimpeur ce l’hanno eccome, i tre della Daniele Faraotti Band. Lo si intuisce subito da come affrontano i tornanti più impegnativi della composizione, gli strappi violenti lungo un tracciato melodico e le asperità presentate da armonie e ritmi a cavallo di generi ed epoche differenti.
Ovvero con la vis post punk dei migliori Wire, l’estro prog dei Crimson più maturi, la spregiudicata visione rock-jazz della Mahavishnu Orchestra e la sghemba accezione della canzone d’autore di Faust’O.
Agili e leggeri anche laddove si assumono la responsabilità di arrangiamenti più articolati e complessi, timbriche (fiati, theremin, violoncello) inusuali per la geometria a tre.
Il Gran Premio della Montagna nel Giro dell’Italia indie ha in loro dei seri pretendenti.
Elio Bussolino

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